Gruppi e Solisti

FABIO CONSTANTINESCU

Nazione: Italia

Tipologia: Alternativa

Periodo Attivitá: dal 1978

Inizia giovanissimo, nel 1978, collaborando come chitarrista alla registrazione della seconda musicassetta degli "Amici del Vento" dei quali fa parte sua sorella Cristina. Fino al 1983, anno in cui scompare il leader del gruppo, Carlo Venturino, partecipa anche ad alcuni concerti.
Nel 1984 inizia la sua esperienza di cantautore pubblicando alcuni prodotti non di alternativa e solo 13 anni dopo, nel 1997, esce il suo primo lavoro contenente canzoni alternative: la musicassetta "Voci nel vento" il cui brano omonimo è cantato anche da MarcoVenturino e dalla sorella Cristina degli "Amici del Vento". Ripete questa esperienza "comunitaria" l’anno dopo, con il brano "In alto i cuori" a cui collaborano la sorella Cristina, Dario Bressan, nonché Mario Bortoluzzi, Gino Pincini e Alessandro Chiarelli della Compagnia dell’Anello. Con Gino Pincini crea anche il breve sodalizio degli "Alchimia". Più duraturo, invece, il binomio con Skoll che dura dal 2002.
La collaborazione con gli Amici del Vento, ricreati nel 1993 da Marco Venturino, dura fino al 1996 e riprende solo in occasione del Concerto storico "Tributo a Carlo" del dicembre 2003.
Come solista ha pubblicato "Lungo il sentiero" nel 2000, la raccolta con inediti "Completamente libero"nel 2004 e, nel formato MP3 scaricabile gratuitamente dal sito Cantiribelli il lavoro" Nel nome dei padri" del 2009 e un'altra dozzina di brani fino al 2012. Sta curando un'autobiografia su Facebook e pubblicherà insieme alla bassista Silvia Preda nuove canzoni nel 2017


SE LA LANCIA E’ SPEZZATA...IL CUORE NO
Fabio Constantinescu era ancora un ragazzino quando suonò per la prima volta con gli Amici del Vento e quel volto da ragazzino non lo ha ancora perso. Carlo Venturino, che degli Amici del Vento era il leader, l’autore, la voce il cuore gli aveva insegnato a suonare la chitarra.
Fabio è un personaggio anomalo nel panorama della Musica alternativa interpretata, in genere, da militanti che trasferiscono le loro esperienze di lotta in musica. Troppo giovane per le barricate degli anni ’70, rinchiuso nel silenzio dopo la morte di Carlo negli anni ’80, non aveva alle spalle il bagaglio politico degli altri cantautori, non conosceva l’ambiente, non era stato iscritto ad organizzazioni giovanili, non aveva partecipato ai campi. L’impatto con il mondo della Musica ALternativa per lui, quindi, è stato più duro, ma proprio per questo ha dimostrato, più di altri, di averlo nel cuore. Più di chiunque altro non è mai stato geloso delle sue produzioni, ha sempre cercato la collaborazione di altri solisti e gruppi, arrivando a coinvolgere gli artisti più disparati nelle sue produzioni, così come si è sempre messo al servizio di chiunque avesse bisogno di un buon chitarrista, di un ottimo arrangiatore o di una voce in più. E ogni volta che riesce ad esibirsi, da solo o insieme ad altri, è la persona più felice del mondo e sul suo viso, ancora da adolescente, spunta un sorriso che fa tenerezza.
Per conoscere Fabio non basta sentire le sue canzoni, bisogna vederlo cantare dal vivo; bisogna sentirlo cantare le canzoni anche di altri gruppi per capire quanto spirito, quanta grinta e quali capacità canore e musicali abbia nonostante l’innata timidezza..
Dopo un po’ di anni di difficile approccio al ruvido, ibrido, complesso e ingeneroso mondo della musica alternativa Fabio non si è ancora arreso, anzi! Continua a scrivere e a cantare; senza etichette e senza superbia, disposto a portare la nostra musica a qualsiasi comunità, senza pretendere di essere primo attore, sapendo che poi gli applausi li conquisterà sul palco e l’affetto e la stima dei camerati li conquisterà con la sua semplicità, la sua onestà, la purezza del sentimento e le grandi doti umane.
Evidentemente Carlo non gli ha insegnato 'solo' a suonare la chitarra.
Guido Giraudo